Morte di Gianluca Volpe, lettera aperta della famiglia

Redazione

La famiglia di Gianluca Volpe, il 27enne morto a Tenerife, chiede silenzio e rispetto per quanto accaduto, e lo fa con una lettera aperta inviata alla stampa.  “Gianluca era un ragazzo solare amante degli animali, a cui piaceva molto viaggiare. Il suo sogno era quello di trasferirsi a vivere in un’isola delle Canarie perché era nato in un posto di mare e adorava vivere proprio in un’isola dal clima mite . Il suo sogno era aprire un centro di accoglienza per cani abbandonati e bisognosi di cure e assistenza, ma era anche un bravissimo cuoco. Nel dicembre 2024 ha deciso di provare a vivere per qualche mese a Tenerife. Li’ aveva degli amici aretini, che si erano trasferiti sull’isola. Gianluca abitava in una sua casa a Santa Cruz di Tenerife, dove aveva già trovato un impiego lavorativo. Non amava essere protagonista, o sotto i riflettori, per questo chiediamo silenzio e rispetto su quanto successo. Era un ragazzo solare, gioioso, ma estremamente riservato.  Se ne è andato mentre inseguiva il suo sogno. Vivere la vita in forma libera, lontano dall’Italia che gli stava un po’ stretta e accanto al suo amato mare. Siamo onorati di averlo avuto accanto per 27 anni” – si legge nella lettera.

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