Atleti transgender e sport: tra voglia di inclusione e paura dello stigma

Redazione
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All’ultimo Mondiale di nuoto la federazione internazionale, World Aquatics, ha istituito la categoria “open”, oltre quella maschile e femminile, categoria alla quale non si è iscritto alcun atleta, poiché considerata discriminatoria. Un episodio che ha portato alla luce un problema enorme, perché se in ambito sociale lo sport può rivelarsi un acceleratore di inclusività, di fronte al tema degli atleti e delle atlete transgender il rischio di esclusione e discriminazione è elevato. Amaranto Channel ha sentito sull’argomento la nuova presidentessa di Chimera Arcobaleno Arcigay Arezzo, Jasmine Piattelli, la quale ha sottolineato da una parte la difficoltà di affrontare il tema per quanto riguarda lo sport professionistico e dell’altra l’importanza dell’inclusione in quello amatoriale

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