Vigili del Fuoco morti, nuove richieste del Ministero

Redazione

Nel caso dei quattro vigili del fuoco deceduti per neoplasia cerebrale, cioè glioblastoma di IV grado, si registra una nuova iniziativa della Direzione centrale per la salute del Ministero dell’Interno. La stessa ha infatti scritto al comando di Arezzo affinché verifichi se i quattro vigili del fuoco abbiano partecipato insieme agli stessi interventi di soccorso tecnico urgente, facendo parte della stessa partenza e/o di partenze diverse.

La direzione chiede anche che vengano specificate la tipologia di intervento e, in caso di incendio o rilascio di sostanze pericolose, quali sono stati gli eventuali materiali o le sostanze.

“Questa indagine – precisa la Direzione centrale per la salute – dovrà essere svolta anche nel caso in cui siano stati presenti due o tre dei

quattro vigili del fuoco”.

La vicenda riguarda quattro uomini che, tra ottobre 2022 e dicembre 2023, sono morti per un tumore cerebrale raro. Si chiamavano Antonio Ralli, Mario Marraghini, Maurizio Ponti e Roberto Parlascino, tutti vigili del fuoco operativi per anni nella caserma di Arezzo.

Le famiglie dei quattro pompieri chiedono chiarezza e risposte: l’ipotesi è che ci sia un legame tra i decessi e l’esposizione agli PFAS, sostanze tossiche che sono presenti nelle schiume antincendio e nelle tute protettive.

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